presnitz .... *

domenica, 31 marzo 2013

Il Presnitz è il classico dolce pasquale triestino.
Ha accompagnato la mia infanzia e poi l'adolescenza ... lo preparava mia zia.
Ora tocca a me ed è sempre un piacere mescolare tutti questi ingredienti squisiti e poi decorare il dolce con un rametto d'ulivo.
Chissà se qualche mia nipote, prima o poi, continuerà con questa tradizione? per ora sono davvero troppo giovani, in futuro si vedrà ... :-)

Questo dolce ha una storia : c'era una volta ... a metà '800 tutta la città di Trieste era in festa per la visita al castello di Miramare di Francesco I e della principessa Sissi.
Per l'occasione un pasticcere creò un dolce tipo ciambella con dentro uvetta, pinoli e mandorle, che portava la scritta : "se giri il mondo ritorni qui".
Trieste è davvero affascinante e credo che chiunque ci torni volentieri ...
Ma torniamo alla storia : a questo dolce fu conferito il titolo di "Preis Prinzessin", ovvero premio principessa, i triestini lo ribattezzarono, per una sorta di crasi, Presnitz
Altri invece pensano che il nome derivi dalla contrazione del nome del dolce Presenech, carsico-sloveno,  e che la sua forma a corona richiami la corona di spine di Cristo e per questo motivo lo si considera un dolce pasquale.

Ma veniamo agli ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia e 1 uovo
110 gr. di zucchero
1 bustina di zucchero vanillinato
60 gr. di burro
50 gr. di biscotti secchi
50 gr. di cioccolata
120 gr. di noci sgusciate
40 gr. di mandorle
40 gr. di pinoli
80 gr. di uvetta e un po' di rum
un pizzico di cannella
buccia grattugiata di un limone
mettiamo l'uvetta in ammollo nel rum per circa mezz'ora.
Amalgamiamo tutti gli ingredienti, dopo averli spezzettati grossolanamente, uniamo il burro fuso, lo zucchero e l'uvetta strizzata e, se necessario, aggiungiamo un po' d'acqua, il ripieno deve risultare morbido.
Stendiamo la pasta sfoglia molto sottile, larga circa 15 cm.,poniamo al centro il ripieno, quindi richiudiamolo a formare un lungo cilindro.
Avvolgiamo il rotolo a spirale, pennelliamolo con l'uovo e poniamolo in forno a 180° per circa 40 minuti.

Infine lo guarniamo con un rametto di ulivo ...
 e Buona Pasqua, auguri di cuore *.*



la casa sul fiume *1

giovedì, 21 marzo 2013

Abbiamo pensato di condividere questo lavoro di ristrutturazione fin dai primi passi, da quando cioè due amici ci hanno proposto di aiutarli a ripensare questo appartamento .
Guardando le riviste, chiedendo consigli di qua e di là, avevano le idee confuse, ma la certezza di essere  legati affettivamente a questo posto ... :-)
L'appartamento si trova in un palazzo degli anni '30,  dalle finestre: la passeggiata ed il fiume.
Questo condizionerà il nostro lavoro, anche solo per il senso di quiete che si respira in queste stanze, accompagnati dal rumore dell'acqua ...
Iniziamo a confrontarci, a capire le reali esigenze e soprattutto i loro desideri .
Trascorriamo del tempo nella casa vuota, osserviamo come si sposta la luce per goderne al meglio; per decidere cosa vorremo vedere dalle finestre e quindi orientare nel modo più opportuno tavoli, poltrone ed il letto.

La pianta è molto semplice, pulita: un lungo corridoio, stanze quadrate, un piccolo "cesso".
Ma la patina del tempo rende tutto più prezioso, così decidiamo, di comune accordo, di non sventrare l'esistente per aprire spazi più ampi, ma di modificare il modo di leggerli.
Per rendere l'abitazione più funzionale, più adatta al nostro modo di vivere, spostiamo la cucina accanto al soggiorno, dovremo invece demolire la tramezza per allargare il bagno.

Vogliamo mantenere l'anima di questo luogo, un contenitore delicato, adatto a ricevere emozioni; sarà un rifugio tranquillo, non soggetto alle mode, ricco di storia e di quella dei nuovi inquilini, delle loro passioni, del loro amore per i libri, per la musica, per i viaggi ....




ancora inverno .... e un cavolo rosso un po' speciale *

lunedì, 18 marzo 2013

quest'inverno non passa più, oggi nevica .... e così continuiamo con i cavoli, questa volta è il cavolo rosso il protagonista della nostra ricetta, accompagnato da arancia e cannella
1/2  cavolo rosso
1 arancia bio
1 scalogno
1 cucchiaino di cannella
sale q.b.
spremiamo l'arancia e tagliamo a striscioline sottili la buccia.
In una pentola antiaderente mettiamo un filo d'olio e vi facciamo appassire lo scalogno tritato.
Dopo qualche minuto aggiungiamo il cavolo, tagliato a listerelle sottili,mescoliamo e facciamo insaporire per qualche minuto, un po' di sale e poi aggiungiamo il succo d'arancia e le buccette a striscioline.
Copriamo e lasciamo cuocere a fuoco basso per almeno mezz'ora, se necessario aggiungendo un po' d'acqua.
All'ultimo un pizzicone di cannella, a noi piace e quindi abbondiamo un po'.... facciamo saltare qualche minuto ed è pronto.  Buon appetito ... *.*



vellutata al profumo di rosa

maercoledì, 13 marzo 2013

Al mercato dei contadini ci sono ancora cavoli, cavolfiori, broccoli, patate ... e noi che vorremmo tanto la primavera ...
Cmq. adeguiamoci, ormai sono le ultime zuppe dell'inverno; così abbiamo pensato di fare la "solita" vellutata di broccoli, ma darle un tocco primaverile con lo sciroppo alla rosa .
Sembra un po' strano, ma è un abbinamento molto delicato, piacevole e profumato !
Qui continua a piovere e così ci godiamo ancora una buona zuppa o vellutata, qualcosa che ci scaldi il cuore, guardando fuori dalla finestra, godendoci il tepore della nostra cucina....

400 gr. broccoli
2   patate
1/2  cipolla
60  gr. burro
1 l.  brodo di verdura
150 ml.  panna
200 ml.  latte
sale, pepe

Dividiamo i broccoli in cimette, laviamo ed asciughiamo bene.
Sbucciamo e tagliamo a dadini le patate, tritiamo la cipolla.
Facciamo fondere 30 gr. di burro in una pentola e vi lasciamo appassire la cipolla, quindi aggiungiamo i broccoli, le patate ed il brodo.
Lasciamo bollire lentamente circa mezz'ora, quindi frulliamo il tutto .
Mescoliamo bene, incorporiamo il latte e facciamo bollire ancora qualche minuto, aggiustiamo di sale e pepe.
Montiamo la panna.
Dividiamo la zuppa nelle ciotole, aggiungiamo un cucchiaio di panna montata ed uno di sciroppo alla rosa; avremo così una vellutata delicata e .... profumata *.*

... e questo è farfelù, più goloso o più curioso ???





arance .... *

sabato, 9 marzo 2013

Eccoci qua, in super ritardo, a preparare la marmellata di arance.
E' un periodo molto complicato, gli impegni si affastellano uno sull'altro e così il tempo ci fugge via,  ma non potevamo rinunciare alla nostra marmellata preferita :-)
La ricetta viene da una mia vecchia zia, ligure, che raccoglieva le arance amare durante le lunghe passeggiate nei dintorni di Camogli.
Noi, non avendo questa opportunità, ci rivolgiamo al fruttivendolo, ma il risultato è assicurato ....

2 kg. arance bio
1 kg. arance amare
1 limone bio
1 pompelmo
1 kg. zucchero di canna

laviamo bene le arance,asciughiamole e tagliamo la buccia col pelapatate (così rimane senza la parte bianca), quindi la tagliamo a listerelle sottili e la facciamo bollire 10 min., cambiamo l'acqua e ripetiamo l'operazione.
Nel frattempo tagliamo le arance a fettine, togliendo i semi, e le raccogliamo in una terrina, aggiungiamo le arance amare, il limone ed il pompelmo spremuti.
Nella stessa terrina aggiungiamo lo zucchero, le buccette delle arance, mescoliamo bene e lasciamo riposare qualche ora in frigo.
Versiamo il tutto in un pentolone e facciamo bollire lentamente circa un'ora e mezza, o cmq. fino alla densità desiderata.
Una volta pronta la versiamo nei vasetti puliti e la sterilizziamo.


Ed ora via libera alla fantasia, con etichette, nastrini, piccoli fiori ... per rendere i nostri vasetti unici *.*